venerdì 12 agosto 2016

Fase dello specchio psicologia

Lo stadio dello specchio garantisce un collegamento tra l’organismo e l’ambiente, tra il mondo interno e quello esterno. L’identificazione primaria che secondo Jacques Lacan caratterizza il bambino di fronte alla propria immagine riflessa in una fase fondamentale del suo sviluppo rappresenta la base di tutte le altre eventuali identificazioni che l’individuo può avere nel corso della. Le tre tecniche della terapia dello specchio. Lo psicologo specializzato guida il paziente in modo da fargli descrivere il proprio corpo mentre si osserva davanti allo specchio.


Deve farlo in modo neutrale e obiettivo, come se stesse descrivendo un quadro.

In queste situazioni tendiamo a proiettare la visione di noi stessi sull’immagine concreta di quella persona, a seconda di come la percepiamo. La legge dello specchio (conosciuta anche in psicologia ) non serve per “accusare”, bensì per indagare interiormente. Le scoperte che potrai fare ti sorprenderanno. Una grande responsabilità insomma, se si pensa che siano le madri i dosatori dell’autostima dei propri figli.


Se anche tu, come me, ti sei posto o ancora ti poni queste domande, continua la lettura. Voglio condividere con te il mio pensiero sulla psicologia del cambiamento e parlarti delle fasi che affronti ogni volta che il cambiamento si insinua nella tua vita. Capiremo così che anche una cosa naturale come far vedere al nostro bambino neonato la propria immagine allo specchio ha significati psicologici.

Quando qualcosa non ti piace, indaga: ovvero, chiediti a quale parte di te corrisponde ciò che non ti piace negli altri o nelle situazioni esterne. E’ la cosiddetta fase dello specchio (o stadio dello specchio ) teorizzata dal freudiano di ferro Jacques Lacan nel corso del suo lavoro di psicanalista fino agli anni ’60. Se le immagini dello specchio dovessero essere paragonate alle parole, esse sarebbero forse simili a pronomi personali: come il pronome io che se lo pronuncio io vuole dire “me”, e se lo pronuncia un altro significa quell’altro. Dunque Carroll gioca narrando, sfruttando e creando situazioni linguistiche appositamente equivoche. Stadio dello specchio , teorizzata da Lancan.


Il bambino della “ fase dello specchio ” è un essere immaturo dal punto di vista del movimento e della coordinazione, ma straordinariamente acuto ed attento dal punto di vista visivo e percettivo. La macchina fotografica è, come il bambino, incapace di muoversi autonomamente, è il fotografo che la porta con sé “mostrandole” i paesaggi, le persone, le cose, la vita. Molti ricercatori si sono interessati a capire quali siano le origini del sistema specchio , identificato circa anni fa da Rizzolati nei primati non umani. Più recentemente sono stati fatti molti studi anche negli adulti, però il tema delle origini e dello sviluppo del sistema specchio è molto meno indagato. Prima di questa fase il bambino si esperisce come frammentato, non essendo in grado di coordinare i suoi movimenti e le sue percezioni sensoriali.


Non si vede nello specchio che ciò che vi si riflette. L’esistenza dello specchio è tradita dalla possibilità di questo riflesso. In quanto tale, tuttavia, senza la luce che cade su di lui, lo specchio è invisibile, e ciò significa, secondo il senso del simbolo, che esso non è specchio in quanto tale.


Il disegno allo specchio è uno di quei test che hanno segnato la storia della psicologia. Lo usò anche Brenda MIlner nel paziente H.

DI PIERO PARIETTI E MARIA CERIANI. LO SPECCHIO IMMAGINARIO E IL DOPPIO. Il senso di incompiutezza, di rottura, di disagio che prova l’adolescente (o l’adulto) quando si avvicina ad una sostanza, deriva dall’esperienza sospesa, dolorosa, negata del compimento della fase dello specchio. Ciò che vive l’adolescente è ciò che ha già sperimentato nei primi anni di vita.


Ancora però non riconosce il bambino dello specchio come se stesso. Il narcisismo primario (deducibile teoricamente solo a posteriori) è così definito in quanto legato a una prima fase dello sviluppo del piccolo dell’uomo che vive in uno stato indifferenziato non essendo ancora in grado di distinguere tra sé e l’altro, tra l’interno e l’esterno (il prototipo è la vita intrauterina). Sebbene sia verosimile che alcune di queste cellule siano attive già in una fase precocissima della vita e facilitino le prime interazioni, credo che la gran parte del nostro sistema dei neuroni specchio in realtà si formi nel corso dei mesi e degli anni di queste interazioni.


Il professor Phillip Zimbardo, autore di uno degli esperimenti più conosciuti in psicologia sociale, l’esperimento carcerario di Stanfor ha realizzato un altro esperimento altrettanto rilevante ma meno conosciuto. La teoria delle finestre rotte.

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