Potrebbe essere utile portarlo in occasione di una visita medica o dei primi giorni al nido o all’asilo da solo (solo nei primi giorni, però, poi è preferibile lasciarlo a casa per evitare che si perda, si rovini o diventi oggetto di contesa con altri bambini!). E se il bambino non ha un oggetto transizionale ? Secondo il pediatra e psicoanalista inglese Donald W. Lo spazio transizionale rappresenta ciò che separa simbolicamente il bambino dalla madre. A dir la verità non so se sia proprio un oggetto transizionale ma adora la sua copertina gialla, non si addormenta senza quella tra le mani.
La vorrei lavare ma perdendo il suo odore ho paura che dopo non la riconsca, il problema è che è di pile. Oggetto di transizione, per lui è sinonimo di sicurezza e stabilità E’ importante che il bambino a partire dai quattro-cinque mesi di vita abbia un pupazzo del cuore, che può essere sia il classico orsacchiotto sia un qualunque altro animale di pezza. Il concetto di oggetto transizionale si riferisce alla comparsa, durante un particolare momento dello sviluppo infantile, di oggetti che assumono un significato speciale per il bambino e di cui i genitori riconoscono intuitivamente l’importanza.
Di pari passo anche l’atteggiamento del bambino si modifica un po’ dopo i mesi. Il ricorso all’ oggetto transizionale diventa meno ossessivo: il bambino ha bisogno di sapere che l’ha con sé e che nessun altro può prenderlo, ma non ha bisogno di interagirvi continuamente. Ciò non vuol dire tuttavia che sia pronto a separarsene. Negli anni’lo psicoanalista inglese Donald Winnicot definì il concetto di “ oggetto transizionale ”, indicando come” area di transizione” quella in cui l’ oggetto non viene riconosciuto dal bambino come qualcosa di esterno a sé ma nemmeno del tutto parte di sé.
Nello sviluppo infantile umano, un oggetto transizionale è un qualunque cosa, solitamente un oggetto fisico, in cui il bambino riveda la sua principale figura di riferimento (soprattutto la madre, dunque). L’orsetto diventa una specie di mamma surrogata che il bimbo può portare sempre con se. Si tratta del cosiddetto oggetto transizionale : il bambino investe emotivamente l’orsacchiotto che acquista, quindi, un elevato valore affettivo. Si tratta di un oggetto e di una funzione descritti per la prima volta dal pediatra e psicanalista Donald Winnicott. Un oggetto transizionale può essere utilizzato in questo processo.
Questo può essere un oggetto reale come una coperta o un orsacchiotto, ma altri oggetti, come una melodia o una parola, possono anche svolgere questo ruolo. Winnicott, Pediatra e Psicoanalista inglese, serve al bambino sia per lenire l’angoscia derivante dalla separazione, sia per sperimentare, per la prima volta, una relazione affettuosa con un altro diverso da sé. Una sorta di amuleto che gli trasmette una sensazione di sicurezza, di calore e che richiama la presenza dei genitori, in particolar modo la mamma, anche quando non sono presenti. Esploriamo un po’ di psicologia, non quella da salotto o da thread come si dice nel gergo dei forum, dei newsgroup e delle chat e analizziamo un fenomeno che spesso i genitori si trovano ad affrontare con i figli.
L’ oggetto Transizionale. In psicanalisi, oggetto , tipicamente una bambola o un pezzo di stoffa, cui i bambini, in un determinato periodo della loro crescita, attribuiscono un particolare valore, poiché rappresenta per loro qualcosa che sta tra sé e un’altra persona importante, per lo più la madre, e. Questo oggetto fa quindi da ponte tra oggetto (che ancora non viene percepito come esterno) e soggetto. In Gioco e realtà Winnicott sottolinea come l’ oggetto transizionale può a volte degenerare in un oggetto feticistico e, come tale, persistere come una caratteristica della vita. Il transizionale può persistere come caratteristica della vita adulta, non necessariamente in forma di oggetto feticistico. Winnicott definisce l’ oggetto transizionale come il primo possesso non-me.
Con il termine oggetto transizionale o fenomeno transizionale si designa l’area intermedia di esperienza tra la suzione del pollice e l’instaurarsi di una vera relazione d’ oggetto. I più comuni sono i peluche, fazzoletti o copertine. Cos’è un oggetto transizionale ? E’ un oggetto a cui il bambino si affeziona. Può essere come dicevamo un orsacchiotto. Il ciuccio è il più diffuso.
Anni fa si usava ad esempio dare un lenzuolino ai bambini. Alcuni non si staccano da una vecchia maglietta di mamma. Tutto può diventare un oggetto transizionale. La separazione e il ricongiungimento: limportanza delloggetto transizionale. Psicologia dinamica - Lezione 9: Donald Winnicott.
Mammechefatica consiglia di portare all’asilo l’ oggetto transizionale , può essere un modo efficace per il bambino di accettare meglio il distacco dalla figura materna. Anche se quest’ultimo deve essere utilizzato in caso di reale bisogno e smarrimento da parte del piccolo. Il nuovo oggetto anche se molto simile al primo non avrà mai lo stesso aspetto ed odore di quello che per anni il bambino ha portato nel suo lettino ma sarà sempre meglio di niente.
Non bisogna mai pensare che il bambino affezionato tanto al suo oggetto e che fatica a separarsene sia un bambino problematico o troppo timido.
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