LA TEORIA DI PIAGET SULLO SVILUPPO MENTALE DEL BAMBINO. Piaget non pensa che l’ambiente plasmi il bambino, ma che il bambino (come l’adulto) cerchi di capire il proprio ambiente in modo attivo, esplorando, manipolando ed esaminando gli oggetti e le persone che lo circondano. Il concetto di schema in Piaget. Le sue teorie derivano da anni di studio osservazionale da cui egli inferì l’esistenza di una serie di tappe considerate ancora del tutto valide al giorno d’oggi. Piaget analizza i processi cognitivi dal punto di vista qualitativo.
Egli considera l’intelligenza come una forma di adattamento biologico: essa costruisce man mano nuove strutture mentali che permettono all’individuo di comprendere e spiegare l’ambiente, e quindi di adattarsi ad esso. Piaget paragona lo sviluppo mentale del bambino alla sua crescita organica: entrambi tendono verso un progressivo equilibrio. Secondo la teoria dell’apprendimento di Piaget , l’apprendimento è un processo che ha senso solo in situazioni di cambiamento.
Per questo motivo, imparare è in parte sapersi adattare a queste novità. Questa teoria spiega la dinamica di adattamento tramite i processi di assimilazione e accomodamento. Il padre è uno storico della letteratura medievale, invece, la madre soffriva di nevrosi. In questo contesto Piaget sviluppa interessi per la teoria psicoanalitica.
Le teorie di Piaget e le neuroscienze. La teoria di Piaget è in realtà molto attuale e interessante alla luce delle conoscenze derivate dalle neuroscienze. Le neuroscienze si occupano di studiare nel dettaglio il funzionamento del nostro sistema nervoso e in particolare del cervello. Ha elaborato una teoria sistematica dello sviluppo dell’intelligenza che ci permette di capire l’evolversi del pensiero del bambino alla luce dell’esigenza dell’organismo di adattarsi all’ambiente circostante. Gli assunti base della teoria di Piaget 1. Lo sviluppo è comprensibile all’interno della storia evolutiva delle specie, di cui l’organizzazione biologica e psicologica dell’uomo costituisce l’apice 2. Jean Piaget è stato uno dei più importanti studiosi della psicologia infantile.
L’organismo è attivo e si modifica attraverso gli scambi con l’ambiente 3. Vygotskij e Piaget - Confronto Appunto di psicologia: Vygotskij è ricordato come un grande protagonista della psicologia,come Piaget , per i suoi studi sullo sviluppo del pensiero e del linguaggio. E’ stato definito “il signor psicologia infantile”, “il gigante della psicologia dello sviluppo”, ma non si considerava uno psicologo. Vengono mosse diverse critiche alla teoria di Piaget : 1. Esperienza quotidiana: il bambino riesce meglio se i compiti che gli vengono proposti sono vicini alla sua realtà quotidiana, o se le domande gli vengono riformulate diversamente, in un modo a lui più comprensibile. Piaget , invece, formulò una teoria dello sviluppo basata su passaggi qualitativi, per cui il bambino accumula delle capacità, ma prima o poi cambierà il suo modo di pensare in maniera qualitativa. Piaget individuò prima tre fasi dello sviluppo cognitivo, con una serie di fasi secondarie, e poi quattro.
Lo sviluppo dell’intelligenzasecondo Piaget , corrisponde allo sviluppo della capacità di pensare logicamente. Piaget è un biologo ed epistemologo francese molto importante per aver descritto minuziosamente le tappe dello sviluppo del bambino dalla nascita all’età adulta. La sua teoria si fonda su quattro stadi che il bambino attraversa dalla nascita. In Psicologia, per sviluppo cognitivo si intende lo sviluppo delle attività intellettive, che concorrono a definire l’intelligenza. Piaget , infatti, parte dalla convinzione che il gioco sia la più spontanea abitudine del pensiero infantile.
Piaget ha una visione gerarchica di questo stadio, diviso in sotto-stadi, che descrivono il passaggio graduale del bambino da organismo riflesso a individuo che mette in atto azioni complesse, volontarie e pianificate Elenco dei sottostadi dello Sviluppo SensoMotorio 1. Prime Abitudini - Reazioni Circolari Primarie 3. Piaget vede il bambino impegnato in un tentativo continuo di costruire una teoria del mondo, e allo stesso tempo, interpreta il mondo alla luce della sua nuova teoria. C’è un continuo scambio reciproco tra la teoria che il bambino si è costruito e l’informazione, altrimenti il sistema cognitivo non potrebbe svilupparsi. Vale però la pena di spendere due parole su quella che potremmo definire pedagogia piagetiana.
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