Nel caso in cui il genitore o il tutore del minore rappresentano allo stesso tempo una fonte di pericolo e di protezione per il bambino, si parla di attaccamento disorganizzato. Vediamo quali sono le caratteristiche di questo attaccamento e quali conseguenze comporta. Cause dell’ attaccamento disorganizzato. Keywords: Violenza all’infanzia, attaccamento disorganizzato, sintomi post-traumatici, bambini.
Diversi studi hanno confermato che esiste una relazione tra l’ attaccamento disorganizzato nell’infanzia e la dissociazione patologica nell’età adulta. L’ attaccamento disorganizzato è il maggior predittore dei disturbi psicologici nell’arco di vita.
Si tratta dell’ attaccamento disorganizzato che. Un attaccamento sicuro implica un maggior adattamento all’ambiente mentre modelli disfunzionali dell’ attaccamento ( attaccamento insicuro-evitante, attaccamento insicuro-resistente, attaccamento disorganizzato ) o modelli atipici rendono difficile l’adattamento psicosociale. Attaccamento e Perdita. Prima di considerare il ruolo dell’ attaccamento precoce disorganizzato nell’eziologia dei disturbi dissociativi, è bene fare una disamina del concetto di dissociazione, cos’è, come si presenta, i sintomi. Lo stile di attaccamento evitante è compatibile con le caratteristiche di alessitimia e perfezionismo comuni nelle anoressiche, mentre lo stile di attaccamento disorganizzato è compatibile con la difficoltà a gestire le emozioni e la tendenza all’agito delle persone affette da bulimia.
Articolo a cura della Dott. Nel corso di una psicoterapia avremo quindi la possibilità di vedere in atto sia le strategie controllanti che daranno forma alla relazione secondo modalità caratteristiche, sia -nei momenti in cui un evento attiva durevolmente l’ attaccamento - gli effetti dell’ attaccamento disorganizzato e la conseguente attivazione del sistema di difesa. In quel senso, l’ attaccamento nasce in maniera naturale come garanzia o sicurezza per la sopravvivenza, segnando al tempo stesso il carattere delle nostre prime relazioni.
Maltrattamento e abuso all’infanzia, Vol.
Quando gli adulti che si prendono cura di noi svolgono bene il loro compito, probabilmente svilupperemo un attaccamento sicuro, indipendente dal nostro temperamento. La disorganizzazione dell’attaccamento spiega i sintomi post-traumatici nei bambini vittime di violenza? I risultati confermano come le esperienze di vittimizzazione permeate da minacce all’integrità fisica e da persistenti vissuti di terrore e impotenza si configurano come importanti predittori dell’ attaccamento disorganizzato che, a sua volta, risulta un’ importante chiave esplicativa dei sintomi post-traumatici. Oltre ai sintomi classici, dagli studi è emerso come i pazienti con disturbo ossessivo compulsivo abbiano con maggiore probabilità uno stile di attaccamento insicuro (ansioso). Ciò è importante in quanto se si portasse maggiore attenzione all’ attaccamento di questi soggetti, potrebbe migliorare anche l’esito della terapia.
Disorganizzazione dell’ attaccamento e disturbi dissociativi Disorganizzazione e dissociazione La dissociazione riguarda il distogliersi da alcuni aspetti dell’ambiente, presumibilmente in modo non voluto. Ha una funzione adattiva, in quanto consente a una persona di non essere sopraffatta nell’impatto con il trauma. Se una persona sperimenta una minaccia, la risposta immediata è l. Il termine attaccamento viene utilizzato per indicare l’intenso legame affettivo che si stabilisce con persone particolari, la cui presenza rassicura nei momenti di tensione emotiva e procura un senso di benessere, di gioia e di piacere nelle diverse situazioni della vita quotidiana. In alcuni casi, dove la madre o il tutore è una fonte di pericolo e protezione per il bambino, stiamo parlando di attaccamento disorganizzato.
Secondo le statistiche, questa patologia viene diagnosticata è molte volte più comune tra le persone che vivono nelle grandi città che nelle campagne. I pazienti disorganizzato casi schizofrenia di sesso maschile e femminile registrato con quasi la stessa frequenza. Tali difficoltà avvengono spesso nel contesto della relazione o attaccamento disorganizzato che può anticipare e impostare lo sviluppo di strategie di coping dissociative.
I sintomi causano disagio clinicamente significativo o compromissione dell’area sociale, lavorativa, o di altri settori importanti del funzionamento. Dagli studi sulla teoria dell’ attaccamento un quarto gruppo di bambini su cui vennero fatti degli esperimenti si comporta in maniera diversa dagli altri tre gruppi. Il bambino DISORGANIZZATO. Questi avevano comportamenti conflittuali e disorganizzati con i genitori, indicativi di ricerca di vicinanza e distanza.
Infine, l’ultimo modello di attaccamento è quello definito “ disorganizzato ”. E’ il prototipo relazionale più patologico e pericoloso per l’equilibrio psichico del soggetto, connota frequentemente l’ attaccamento di soggetti borderline o con disturbi della personalità.
DEFINIZIONE DI ATTACCAMENTO : Propensione innata a cercare la vicinanza protettiva di un membro della propria specie quando si è vulnerabili ai pericoli ambientali per fatica, dolore,impotenza o malattia. Stili diversi di attaccamento infatti, portano a differenti reazioni all’abbandono. Durante l’assessment, se emerge un attaccamento disorganizzato , è probabile che nell’eziopatogenesi giochino un ruolo fondamentale il trauma e le difese dissociative.
Nella storia precoce di relazione di un individuo, la base che crea un attaccamento disorganizzato è caotica, frequentemente minacciosa e spaventosa, a tratti amorevole ma in. Sintetizzando, nell’ attaccamento disorganizzato il bambino esperisce una relazione primaria talmente destrutturante e paradossale da condurre alla creazione di MOI multipli e incompatibili. Questi vedono entrambi i membri della diade alternarsi senza fine fra i tre ruoli di vittima, salvatore e persecutore (il “triangolo drammatico”).
Le persone possono presentare una serie variabile di sintomi , dal comportamento bizzarro e incoerente al linguaggio disorganizzato , alla perdita di emozioni, alla riduzione o assenza del linguaggio, all’incapacità di concentrarsi e ricordare.
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