venerdì 31 gennaio 2020

Relazione madre bambino psicologia

La relazione madre - bambino : dalla gravidanza alla nascita. Due grandi studiosi dell’ambito della psicologia dello sviluppo: Edward Tronick e Alan Fogel, si sono interessati allo studio delle prime relazioni madre - bambino introducendo un proprio schema di codifica. Ciò che li unisce è l’analisi dell’interazione diadica, ciò che li differenzia è l’unità di analisi considerata. Dalle relazioni tra madre e bambino si forma poi gran parte del vissuto emozionale dell’adulto. Com’è intuibile, giocare a chi ha più potere tra lui e sua madre , per un bambino , ha solo conseguenze negative.


Questa è la condizione nella quale il comportamento di una mamma agli occhi del suo bambino appare essere imprevedibile. La mamma appare essere dolce e amorevole a volte e poi all’improvviso, cupa e aggressiva. Apprendere la relazione. Un rapporto emotivamente positivo stabile e reciprocamente gratificante tra bambino e adulti di riferimento invece è il punto di partenza per ricreare legami affettivi forti con altre persone speciali nella vita, provare piacere e gioia nell’interagire con loro, essere confortati dalla loro vicinanza. Nel rapporto madre - bambino , la madre rappresenta il fattore ambientale o, se si preferisce, si può dire che la madre rappresenta l’ambiente.


Uno dei principali oggetti di studio della psicologia dello sviluppo è la capacità di creare relazioni e, il focus principale riguarda il primo legame affettivo del bambino ossia quello con la propria madre. Fin dalla nascita ogni individuo è coinvolto in una relazione che rimanda emozioni. L’evoluzione affettiva e cognitiva è legata ai rapporti con le persone incontrate nel corso della vita. In conclusione i contributi principali che la teoria dell’attaccamento ha fornito alla conoscenza psicologica sono essenzialmente due: da un lato ha gettato nuova luce sulla comprensione del rapporto madre - bambino , dall’altro lato ha fornito una nuova chiave di lettura per spiegare l’origine della psicopatologia e di conseguenza ha. Così, una madre incapace di far rispecchiare il suo bambino , in termini patologici, potrebbe portare “a una minaccia di caos… se il volto della madre è poco responsivo, uno specchio sarà una cosa da guardare, ma non una cosa in cui guardare…il bambino organizzerà un ritiro in se stesso oppure non guarderà se non per percepire”.


I fattori di rischio e di protezione possono essere distali o ecologici oppure prossimali. Oggi parliamo di un argomento molto caro alla psicologia e delicatissimo: il rapporto con la propria madre. Il rapporto con la propria madre costituisce la prima (anche se non l’unica) esperienza fondamentale per ogni bambino , nonché modello delle relazioni successive.


Quali sono le insidie e le opportunità nella relazione madre -figlio? Molti autori si sono cimentati nel tentativo di definire le specificità del rapporto tra una madre e un figlio maschio. Sigmund Freud ha spiegato questo delicato rapporto e un suo punto nodale intorno ai 5-anni del bambino attraverso un noto mito greco. Relazione madre bambino : il magico incontro!


Con il presente contributo inauguro una serie di articoli che avranno lo scopo di indagare gli effetti che provocano nella vita psichica del bambino vittima di “trascuratezza materna”, analizzando questa forma di abuso in tutti i suoi aspetti. Spostando l’attenzione alla diade madre – bambino , si rileva che in questa fase i desideri primari del neonato di mantenere la relazione fusionale, trovano un naturale intralcio nel desiderio di de-fusione della madre , la quale già dalla fecondazione, ha dovuto rinunciare all’individualità cellulare e almeno nei primi mesi dopo la nascita. Il corredo genetico fornisce al bambino gli elementi su cui l’interazione affettiva con la figura di riferimento.


Articolo di Gabriella Scafini. Il vero merito di Donald Winnicott è l’aver evidenziato la grande importanza della relazione madre - bambino per lo sviluppo psichico nei primi suoi due anni di vita. L’IMPORTANZA DELLA RELAZIONE MADRE - BAMBINO NEI PRIMI ANNI DI VITA ABSTRACT Una lunga tradizione di ricerca si è dedicata allo studio dei neonati e delle loro prime relazioni sociali. Gli studi effettuati dalla psicologia infantile hanno evidenziato l’importanza della relazione madre - bambino fin dai primi giorni di vita in quanto la qualità e la ricchezza degli scambi relazionali determinano il futuro psichico del bambino stesso.


La teoria dell’attaccamento di Bowlby e tutto il filone dell’infant research, hanno consentito una comprensione più profonda dello. Terapia dei disturbi della relazione mamma - bambino. Quando persiste un sentimento negativo nei confronti del proprio bambino , di rifiuto o di avversione. Psicoterapia a prezzi accessibili a Piacenza, in studio o da remoto.


Uso del Video-feedback to Promote Positive Parenting and Sensitive Discipline (VIPP-SD). Per parlare di relazioni disfunzionali madre -figlio citerò una vecchia canzone di Giorgio Consolini che rimarca l’archetipo della madre rassicuratrice e benevola:. Numerosi studi, pre e perinatali, dimostrano come, già a partire dalla gravidanza, si crei una relazione tra la mamma e il bambino , e di come quest’ultimo sia in grado di assimilarne le carat- teristiche e finanche i vissuti. Come descritto nel precedente articolo, il rapporto madre - bambino getta le basi per quelle che saranno le modalità tipiche del piccolo di relazionarsi e comunicare col mondo esterno. Questi sentimenti le portano ad avere una relazione emotivamente distaccata col neonato.


A loro volta potrebbero vivere la maternità in questo modo a causa della relazione distaccata che la loro madre ha riservato loro, situazione per cui questo è l’unico modo che conoscono di accudire un bambino. Le madri invadenti considerano i loro figli come una proprietà personale. Una madre sufficientemente buona, che si preoccupa non solo di fornire cibo, ma anche di soddisfare i bisogni di relazione , offre al bambino l’illusione che esista una realtà esterna corrispondente alla sua capacità di creare, sostenendo in tal modo il suo bisogno di onnipotenza.


La madre compie, fin dal primo momento di relazione con il bambino , una serie di gesti e di attività che costituiscono una specie di corniche entro cui il piccolo si sviluppa e che lo portano progressivamente ad emergere da quell’apparente stato di passività per acquisire un ruolo più attivo e determinante per il procedere della relazione. Dalla letteratura sul rapporto madre bambino , a cominciare da Bowlby, abbiamo appreso che la madre che sa creare una base sicura, una “ madre sufficientemente buona”, per dirla con Winnicott, è la madre che sa emancipare il figlio, che costruisce i suoi modelli operativi interni (MOI) basati sulla fiducia, sulla presenza discreta, sulla.

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