La percezione amodale e di conseguenza le interazioni transmodali, sempre secondo Stern , sono a fondamento delle sintonizzazioni affettive. Adesso che brevemente sono state illustrate le modalità percettive, si possono esporre le categorie di cui sopra. Per descrivere il fenomeno della sintonizzazione che avvolge la relazione madre-bambino nei primi mesi di vita, mi riferirò prevalentemente a un testo scritto da D. Stern “Il mondo interpersonale del bambino” che si prefigge di descrivere il percorso evolutivo del Sé nel piccolo d’uomo. Con il conoscerci meglio e la maturazione del bimbo la sintonizzazione affettiva diventa sempre più efficiente e carica di significato, fondamentale perchè il bambino, da grande, possa riconoscere ed esprimere le sue emozioni.
Disturbi dell’interazione tra madre e bambino possono compromettere la sintonizzazione affettiva. Stern spiega la capacità della diade madre-bambino di leggere reciprocamente i propri stati affettivi , attraverso il concetto di sintonizzazione affettiva. A differenza dell’imitazione comunemente intesa che riguarda i comportamenti manifesti, la sintonizzazione affettiva si riferisce a quella relativa agli stati interni, ovvero agli affetti. Egli descrive la madre sensibile come colei che riconosce i segnali affettivi del suo bambino, accetta questi segnali e li condivide con quest’ultimo. BEEBE e STERN : rotture e riparazioni dei legami affettivi tra madre e bambino.
Per Stern quindi ciò che presiede principalmente alla sintonizzazione affettiva è lo stato interiore del partner, anziché il suo comportamento manifesto. La corrispondenza transmodale del comportamento, attraverso l’analogia non verbale e la metafora rimodella, l’esperienza della risonanza emotiva in un tipo di sensazione o di stato interiore che Stern chiama “forme del sentire”. Sensibilità La soglia di sensibilità è diversa in ogni individuo. La sintonizzazione è un qualcosa di naturale, un modo di comunicare che ogni mamma ed ogni bambino hanno come dono della natura.
La sintonizzazione affettiva è la capacità del genitore o dell’adulto di riferimento di “leggere” lo stato mentale del bambino e coglierne l’esperienza interna. A sua volta, il bambino, essendo sin dalla nascita un “individuo in relazione”, è in grado di “leggere” la risposta manifestata dall’adulto e comprendere che essa riflette la sua esperienza affettiva originaria. Stern ha proposto una sua teoria riguardante il ruolo dei comportamenti di rispecchiamento genitoriale nello sviluppo socioemozionale precoce.
Nella seconda parte si entra nel vivo della Musicoterapia: campi di applicazione, strumenti, teorie di riferimento con un focus sulla teoria della Sintonizzazione affettiva di Stern. Mamme oggi volevo parlarvi di un argomento importantissimo per la crescita sana dei nostri bambini: la SINTONIZZAZIONE EMOTIVA nella diade madre-bambino. Attraverso il contatto entriamo in relazione con gli altri esseri umani, già a partire dal grembo materno.
La capacità di sintonizzarsi emotivamente, infatti, permette al bambino di comunicare i propri bisogni e sviluppare la capacità di distinguere il mondo interno dalla realtà esterna e, al caregiver, di rispondere empaticamente alle sue sollecitazioni. L’Infant Research e la Regolazione affettiva. Prima di passare ad esplorare le ricerche dell’ Infant research, sarà bene prima capire la nozione che è basilare per l’Infant research : L’ intersoggettività. A cura di Ivano Frattini L’intersoggettività.
Per sintonizzazione affettiva si intende quella realizzazione di condotte che esprimono la qualità corrispondente al sentimento di condivisione di. DANIEL STERN SENSO DEL SÉ NUCLEARE CAMPO DI RELAZIONE NUCLEARE Si verifica tra il 2° e il 6° mese di vita, quando il bambino avverte che lui e la madre sono entità fisiche separate, agenti distinti con distinte esperienze affettive e storie separate Il Sè fisico viene sperimentato come una entità fisica unitaria dotata di una volontà, di una vita affettiva e di una storia proprie. E’ importante fare attenzione al fatto che queste interruzioni del contatto oculare e della sintonizzazione affettiva , non si verifichino sistematicamente nella relazione.
Alcuni momenti vanno vissuti insieme, e non osservati. Essi sono alla base della memoria implicita relazionale. Sono alla base del NOI.
Traendo spunto dalla relazione madre-bambino, Stern elabora il modello della sintonizzazione affettiva. Questo, portato a livello di consapevolezza dal professionista, può essere utilizzato nella terapia per aiutare la persona a fare unità tra le varie parti del sé. Daniel Stern e Louis Sander), e di esaminare le dinamiche tipiche del contesto alimentare e le distorsioni che possono presentarsi, fi no all’instaurazione di quadri psicopatologici. La sincronia e la reciprocità degli scambi comunicativi all’interno di questa complementarità tra il bambino e il caregiver sono stati oggetto di vari studi ed hanno portato all’elaborazione dei concetti di sintonizzazione affettiva e di intersoggettività primaria e all’attenzione alla qualità degli stati affettivi condivisi, dai quali si sviluppa una comunicazione interpersonale che.
Stern ) Lo sguardo dell’adulto che guarda il bambino raccoglie, dunque, tutto il carico emotivo e immaginifico dell’adulto ma necessita anche di farsi spazio per diventare specchio del bambino stesso, modulando e controllando la quantità di “re-invii” che facciamo. Daniel Stern , si può notare come la corri-spondenza affettiva fra due persone possa esplicarsi utilizzando le capacità narrative del linguaggio verbale o possa, molto più spesso, realizzarsi nell ’immediatezza di una scoperta reciproca. E’ evidente qui il parallelo con il concetto di “ sintonizzazione affettiva ” di cui parla Stern quando descrive l’interazione tra madre e bambino come una danza, in cui i due, come due virtuosi, creano cicli periodici di attività sincronica.
Uno dei termini che meglio lo identifica è “ sintonizzazione affettiva ”, dall’autore descritta in termini molto particolari come “l’esecuzione di comportamenti che esprimono la qualità di un sentimento condiviso senza tuttavia imitarne l’esatta espressione comportamentale”, e che tuttavia oggi ha assunto un significato più.
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