Piaget , infatti, parte dalla convinzione che il gioco sia la più spontanea abitudine del pensiero infantile. Lo psicologo ginevrino Piaget ha messo in luce che il gioco ha una funzione fondamentale nello sviluppo dell’intelligenza tant’è vero che evolve di pari passo con le capacità intellettive del bambino. Secondo gli studiosi e Jean Piaget il gioco è quel processo che riveste una grande importanza nello sviluppo del bambino in quanto stimola le sue capacità da quelle motorie a intellettive, da. Secondo Piaget il gioco simbolico organizza il pensiero del bambino in uno stadio in cui il linguaggio non ha ancora raggiunto una sufficiente padronanza, permette la manipolazione e anche la produzione di immagini mentali durante i quali il bambino assimila situazioni nuove.
Gioco simbolico: Piaget e le sue ricerche. Lo psicologo Jean Piaget , grande studioso delle sviluppo cognitivo, ha analizzato il gioco simbolico. Tecnicamente viene definita fase del pensiero preoperatorio. Secondo Piaget il bambino in questa fase è egocentrico, conosce il mondo esterno attraverso due processi fondamentali che sono l’assimilazione, come suggerisce la parole stessa, immagazzina informazioni, un esempio ne è il gioco , e l’accomodamento, quando il bambino adatta i propri schemi ai nuovi dati dell’esperienza. In essi il piccolo acquisisce determinate competenze e capacità.
Scoprire quali sono è essenziale per poter trasmettere un educazione costruttiva e specifica ai bambini. Già verso la fine del secolo scorso il gioco è stato fatto oggetto di studio particolare da parte della psicologia infantile. Secondo Piaget i principali stadi del gioco sono 3: gioco di esercizio o senso-motorio, gioco simbolico e il gioco delle regole. Piaget è il fondatore della psicologia genetica, la quale ha influenzato significativamente la teoria e la pratica educativa generatasi attorno ad essa, sebbene sia cambiata nel tempo dando luogo a diverse formulazioni. Va notato che sono stati realizzati numerosi lavori a partire dagli apporti di Piaget.
Sempre secondo Piaget , il gioco simbolico diventerebbe più complesso dopo i quattro anni, e oltre a svolgere la funzione di favorire la capacità rappresentativa (per mezzo dell’evocazione di situazioni) faciliterebbe il raggiungimento di un certo equilibrio nella vita affettiva. Piaget paragona lo sviluppo mentale del bambino alla sua crescita organica: entrambi tendono verso un progressivo equilibrio. Piaget non pensa che l’ambiente plasmi il bambino, ma che il bambino (come l’adulto) cerchi di capire il proprio ambiente in modo attivo, esplorando, manipolando ed esaminando gli oggetti e le persone che lo circondano.
Il concetto di schema in Piaget. Secondo la teoria di Piaget il gioco segue uno sviluppo sequenziale ordinale, l’azione e l’esplorazione sono alla base della conoscenza e il gioco simbolico passa da una modalità che coinvolge solo se stesso, come far finta di dormire, a un gioco che coinvolge gli oggetti, come far finta che la bambola mangi. Le tappe del gioco nei bambini secondo Jean Piaget. Piaget mette in correlazione lo sviluppo del gioco con quello mentale, affermando che il gioco è lo strumento primario per lo studio del processo cognitivo del bambino. Piaget dedicò parte della sua vita a studiare il comportamento dei bambini e dei neonati.
Egli elaborò una teoria che si basava su quattro stadi che il bambino attraversa sin dalla nascita: senso-motorio, pre-operatorio, operatorio concreto, operatorio formale. Il gioco simbolico è una delle modalità attraverso cui i bambini giocano, analizzata per la prima volta dallo psicologo Jean Piaget. Solitamente, il gioco simbolico si sviluppa tra il secondo e il settimo anno di vita del bambino. Secondo Jean Piaget il gioco simbolico organizza il pensiero del bambino in uno stadio in cui il. Lo psicologo che ha spiegato lo sviluppo mentale del bambino Jean Piaget è stato uno dei più importanti studiosi della psicologia infantile.
JEAN PIAGET : IL GIOCO. Si arriva così al gioco simbolico o di finzione (dal secondo anno). Piaget il gioco simbolico è sostanzialmente un gioco solitario ed egocentrico, mentre il decentramento – e con esso l’elemento sociale – compare solo molto tardi nella fase del gioco regolato.
Piaget distingue quattro grandi periodi nello sviluppo delle strutture cognitive, che sono d’altra parte intimamente legate allo sviluppo dell’affettività e della socializzazione del bambino, tanto che a parecchie riprese egli parla di rapporti reciproci di questi aspetti dello sviluppo psichico. Per lo studioso, lo sviluppo del bimbo è influenzato dal contesto sociale, storico e culturale (nega ogni tipo di schema universale di sviluppo cognitivo tipo quello elaborato da Piaget ). Il gioco è il lavoro dei bambini “Il gioco è il lavoro dell’infanzia. Questa è una delle tante frasi di Piaget sull’infanzia e l’importanza del gioco per lo sviluppo infantile. Ha elaborato una teoria sistematica dello sviluppo dell’intelligenza che ci permette di capire l’evolversi del pensiero del bambino alla luce dell’esigenza dell’organismo di adattarsi all’ambiente circostante. Vale però la pena di spendere due parole su quella che potremmo definire pedagogia piagetiana.
Lo sviluppo mentale – che è il. Il gioco in sé è più di mera attività biologica, contiene un senso, il piacere del gioco va oltre ogni tentativo di darne logica giustificazione.
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