Per questo il momento dovrà essere gestito con un sorriso dalla mamma, che dovrà fargli tanti complimenti, sorridere con lui dei movimenti che vedono ripetuti nello specchio del corpo del bambino , della strane facce che fa il suo viso davanti allo specchio , del colore dei suoi occhi, dei rumori che emette la sua bocca. Giocare davanti allo specchio con il bebè offre molti benefici. Al contrario di quanto sostiene il mito secondo cui metterlo davanti allo specchio ritarda lo sviluppo del linguaggio, le attività che farete insieme in un posto dove può vedere se stesso e la mamma lo aiuteranno nel suo sviluppo.
Benefici di giocare con il bambino davanti allo specchio. Questo è uno degli elementi più importanti nello sviluppo dei bambini durante i primi due anni di età.
Gli specchi sono parte di noi e grazie a loro possiamo stimolare e fare in modo che il bambino raggiunga uno sviluppo di base nella conoscenza di se stessi. Il bambino davanti allo specchio ancora non si riconosce, ma entra nella fase della cosiddetta “reazione sociale”, in cui prova piacere a disporre di un “compagno” che non si ritrae, con il quale sperimentare nuovi giochi, ed esprime la gioia e l’eccitazione di questa scoperta con sorrisi, avvicinandosi allo specchio per batterlo con. Riconoscendosi allo specchio il bambino manifesta in modo ine quivocabile la raggiunta consapevolezza che quanto vede riflesso, so prattutto il volto, è il proprio volto. Questo traguardo sta a significare una forma in realtà matura e complessa di rappresentazione della propria identità.
Il rapporto del bambino con lo specchio è affascinante e ci permette anche di capire il livello di consapevolezza di sé che il piccolo ha raggiunto. Le prime esperienze con lo specchio lo portano inevitabilmente a pensare alla presenza di un altro bambino , che si soffermerà spesso ad osservare. Lo stadio dello specchio rappresenta la matrice dalla quale prenderà forma l’Io ed è per questa ragione che l’espressione materna, verbale e non verbale, nel momento in cui mostra il bambino davanti allo specchio giocherà un ruolo fondamentale nella sua formazione, nel suo linguaggio e non ultimo nella sua postura. Avete mai osservato un bambino di mesi davanti ad uno specchio ?
Valutare in tali termini il riconoscimento allo specchio. Da qui in poi il fascino per i giochi allo specchio non diminuirà sicuramente. Per stimolare la coordinazione dei movimenti, possiamo fissare uno specchio con la cornice morbida su una sponda del lettino, in questo modo il bambino sarà interessato a studiare le varie parti del suo corpo ed i relativi movimenti, imparando pian piano il collegamento tra causa ed effetto, oltre a coordinare la. Bambino davanti allo specchio fa cose troppo divertenti! I bambini si riconoscono nello specchio ? Inizialmente il piccolo non sa chi è il bambino allo specchio : gli sorride e risponde divertito al sorriso che lo specchio riflette.
This video is unavailable. Arrivati a cinque mesi,. Davanti allo specchio sorride vedendo la sua immagine (ma non è ancora in grado di riconoscere che è proprio lui!). Cerchiamo di capire insieme quando un bambino si riconosce allo specchio e come possiamo aiutarlo.
Scoprirsi in un riflesso non è semplice. I primi approcci fra specchio e nuovo arrivato si verificano presto: spesso mamme e papà, passeggiando, invitano il figlio a salutare la loro immagine riflessa sulle vetrine o nei negozi. Ogni bambino passa a turno davanti ad uno specchio a parete, e improvvisa giochi mimici (gesti e posizioni del corpo) in maniera spontanea.
Si tratta di una scoperta che si consolida gradualmente e viene preparata da una serie di tappe. Il bambino identifica sé stesso con un suo duplicato, con un’immagine che non è lui stesso ma che, comunque, gli permette di riconoscersi. Ciò che si verifica davanti allo specchio è la costituzione del proprio Io.
Il riflesso speculare ricopre per il bambino il ruolo che il Doppio assume per il conflitto narcisistico nell’adulto.
Bontempelli: La scacchiera davanti allo specchio 1 in cui lo specchio , oltre-chè risultare specificamente legato al tema della costruzione dell’identità personale e alle problematiche ad essa connesse, si intreccia col mondo dell’infanzia. Una donna, nella sua solitudine, mentre si trucca davanti allo specchio , si accorge che un bambino la osserva in disparte e dopo la prima reazione di spavento, lo prega di farle compagnia. Da qui parte un profondo dialogo grazie al quale capiamo che le loro vite sono strettamente connesse. Ma non per guardare come sono vestiti o per fare le facce buffe. Se siamo anziani nella vita reale ed in sogno vediamo un bel ragazzo allo specchio allora abbiamo nostalgia del passato oppure ci sentiamo molto bene fisicamente e mentalmente.
Insomma ci sentiamo più giovani di quello che siamo. Ma tra i sogni più diffusi e legati allo specchio vi è quello di vedere un bambino o una bambina. Lo specchio come strumento di riflessione del Sé e sul Sé Abstract Gli studi sperimentali sulla nascita della consapevolezza di sé nel bambino sono stati condotti a partire dall’osservazione “casuale” dell’atteggiamento di perplessità dei piccoli davanti allo specchio. Il disagio che provoca la tecnica dello specchio nasce anche dall’esposizione alle parti più vulnerabili del nostro io interiore, in particolare con quel bambino che ancora alberga in noi.
La capacità del bambino di riconoscere l’immagine riflessa nello specchio come propria, e dunque come fonte d’informazione su di Sé, non è presente sin dalla nascita. Quando ci guardiamo allo specchio e veniamo travolti da un’ondata di tristezza, spesso è il nostro bambino interiore che implora la nostra attenzione.
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