Se prendiamo un bambino in quella fascia di età e lo mettiamo davanti allo specchio notia mo. Lo stadio dello specchio garantisce un collegamento tra l’organismo e l’ambiente, tra il mondo interno e quello esterno. Il soggetto psicotico ha una strutturazione differente nella quale oltre alla forclusion (pignoramento) del Nome-del-Padre (e vedremo più avanti cosa significa) avviene la regressione topica allo stadio dello specchio , ovvero a quella fase dove nel soggetto avviene la prima identificazione immaginaria. Scribd es red social de lectura y publicación más importante del mundo.
E lo dico senza polemica, perché si tratterebbe di un fallimento positivo e fecondo, nel senso che ha preparato il terreno dove sarà possibile realizzare il suo superamento. Mallarmé in poi), ha le radici nell’insegnamento di quel russo.
Dei nostri antecedenti. Al di là del principio di realtà. Introduzione teorica alle funzioni della psicoanalisi in criminologia. Discorso sulla causalità psichica. Di che è costituito questo io?
Lo sguardo è dunque posto ontologicamente come una funzione del tutto indipendente dagli organi sensoriali visivi, cioè dagli occhi vedenti di un altro. In altre parole lo sguardo possiede un carattere non oculare e questo può portare ad identificare lo sguardo in qualsiasi cosa che faccia macchia nello spettacolo del mondo. L’immagine riflessa agisce attivamente nei confronti del soggetto, trasformandolo proprio in seguito all’assunzione dell’immagine in cui si identifica. Riassunto Elementi di sociologia - sociologia generale - a.
Lo sognavo attraverso l’oggetto che lo aveva reso celebre ( lo specchio , la sua teoria dello “ stadio dello specchio ”), ma il suo volto si moltiplicava come se la sua testa fosse quella di un alieno. Nel sogno restavo disorientato fi no alla nausea di fronte a questo strano collage. Lacan lo chiama oggetto sguard o. JACQUES LACAN che non può sopravviversi se non mantenendosi a livello di una es~erienza integrale. Il bambino guardandosi per la prima volta allo specchio rimane incantato e sorpreso, cerca di riconoscere se stesso in quell’immagine e inizia a gesticolare, a guardarsi e guardare come reagisce lo specchio ai suoi gesti.
BJ 71) là dove la riflessione ha un posto. La dialettica dell’infelicità ha inizio con l’auto alienazione originaria, quella che abita il linguaggio dall’origine. E in effetti possibile considerare la simbologia come il riflesso figurato delle idee non riducibili o degli archetipi.
Lo scarto tra l’al di qua dall’al di là dello specchio è irrisolvibile e insuperabile. Mi sono soffermata su alcune opere ap-partenenti, al periodo che và dal Quattrocento fino alla seconda metà del Seicento in cui lo specchio diviene di acuta sollecitudine. Lo sguardo implorante, sanguinante, lacerato, delle prime opere subisce così un processo di lenta purificazione.
L’immaginario – stadio dello specchio – costituisce quella fase in cui il piccolo d’uomo cerca di riparare la propria debolezza corporea attraverso l’omogeneità rilanciata dallo specchio. Dalla psichiatria alla psicoanalisi. Hegel, Heidegger e lo strutturalismo.
Funzione e campo della parola e del linguaggio. A cura di Moustapha Safouan. Dapprima il bambino guardandosi nello specchio non si riconosce non avendo mai fatto esperienza della visione del proprio corpo per intero (ed ignorando anche di essere un essere intero).
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Non sembra troppo difficile da immaginare, eppure restano delle incomprensioni. Il bambino si riconosce nello specchio e si ritrova nel miraggio offerto dall’immagine speculare. E non sarà l’Io a risolvere la questione.
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