Viceversa, i MOI dei diversi tipi di attaccamento insicuro, e ancor più il MOI dell’ attaccamento disorganizzato , convogliando aspettative di rifiuto, di intrusività o (nel caso dell’ attaccamento disorganizzato ) di ulteriore pericolo connesse alle proprie richieste di attaccamento , non proteggono dagli effetti psicologici degli eventi. Si tratta dell’ attaccamento disorganizzato che. Prima di considerare il ruolo dell’ attaccamento precoce disorganizzato nell’eziologia dei disturbi dissociativi, è bene fare una disamina del concetto di dissociazione, cos’è, come si presenta, i sintomi.
Vediamo quali sono le caratteristiche di questo attaccamento e quali conseguenze comporta. Nell’ attaccamento disorganizzato , quindi, la figura d’ attaccamento rappresenta per il bambino sia una fonte di protezione che di pericolo. Provoca uno stato di paura che non trova soluzione né nei comportamenti di allontanamento né in quelli di avvicinamento.
Il comportamento quindi si disorganizza. Attaccamento disorganizzato e. L’ attaccamento è il legame affettivo che si sviluppa per primo e comporta la ricerca di sicurezza e benessere. Nel caso in cui il genitore o il tutore del minore rappresentano allo stesso tempo una fonte di pericolo e di protezione per il bambino, si parla di attaccamento disorganizzato.
Questo significa che un fallimento delle funzioni integrative della memoria caratterizza l’ attaccamento disorganizzato. Giovanni Liotti : trauma infantile, attaccamento disorganizzato e dissociazione Conflitto tra sistemi motivazionali diversi. La recente documentazione sulle risposte dell’organismo allo stress va a sostegno di questa visione dell’ attaccamento disorganizzato come strategia inefficace di coping.
Il modello proposto da G. Liotti per il trattamento dei pazienti con disturbo di personalità borderline si fonda sulla teoria dei sistemi motivazionali.
Sintetizzando, nell’ attaccamento disorganizzato il bambino esperisce una relazione primaria talmente destrutturante e paradossale da condurre alla creazione di MOI multipli e incompatibili. Questi vedono entrambi i membri della diade alternarsi senza fine fra i tre ruoli di vittima, salvatore e persecutore (il “triangolo drammatico”). Tullio Scrimali e il Prof. Un attaccamento sicuro implica un maggior adattamento all’ambiente mentre modelli disfunzionali dell’ attaccamento ( attaccamento insicuro-evitante, attaccamento insicuro-resistente, attaccamento disorganizzato ) o modelli atipici rendono difficile l’adattamento psicosociale. Sono intervenuti anche il Prof.
I bambini con uno stile di attaccamento disorganizzato non sviluppano una strategia unitaria e coerente per rapportarsi al genitore. Disturbi dissociativi, attaccamento e paura. Gianni Liotti cercò di unire gli studi svolti in ambito evolutivo, le neuroscienze, il funzionamento dell’affettività, in un progetto psicoterapeutico rivoluzionario e innovativo che integrasse clinica e ricerca. Il suo più grande contributo è stato lo sviluppo della teoria dei Sistemi Motivazionali Interpersonali. Trauma e dissociazione alla luce della teoria dell’ attaccamento GIOVANNI LIOTTI ScuoladiPsicoterapiaCognitiva,Roma Teoria e modelli infanzia e adolescenza Vol.
RIASSUNTO: Obiettivo: Chiarificare i concetti controversi di trauma psicologico, dissociazione e distur - bo post-traumatico alla luce della teoria e della ricerca sull. I primi tre tipi di attaccamento sono comunque organizzati, cioè prevedono strategie coerenti per il raggiungimento della meta. L’ attaccamento disorganizzato , invece, non ha una strategia coerente: il bambino è portato a cercare la vicinanza se prova sentimenti di paura, sconforto, dolore, ma fa cose incongrue con il raggiungimento della meta.
Il trattamento dei disturbi correlati ai traumi richiede una particolare attenzione sia alla relazione terapeutica sia alle modalità di intervento sui ricordi traumatici. Questa fertilità del concetto di attaccamento disorganizzato per la psicopatologia e la psicoterapia richiede che il concetto stesso venga adeguatamente chiarito, e in particolare che venga esaminata in maniera critica la nozione, non in sé stessa erronea ma certo approssimativa e dunque potenzialmente fuorviante, di pattern disorganizzato di. Tra queste una delle più affascinanti è quella di Liotti , che ha proposto un ipotesi di collegamento tra disturbi dissociativi e attaccamento disorganizzato. Il bambino con attaccamento disorganizzato produce nella Strange Situation espressioni del volto e posture che assomigliano a quelle di persona in stato di trance. Nei casi di attaccamento disfunzionale (evitante, ambivalente e disorganizzato ) con una FdA non responsiva, indisponibile o maltrattante, l’individuo sin da bambino dovrà sviluppare delle strategie difensive finalizzate all’evitamento del disagio e del dolore legati all’esperienza di non essere accolto, approvato, riconosciuto.
Interpretazioni della disorganizzazione in età prescolare Solomon, Judith.
Liotti , a tal proposito, ha proposto la metafora del “triangolo drammatico” per descrivere l’interazione tra la dissociazione e l’ attaccamento disorganizzato. Il triangolo dissociativo descrive come l’ attaccamento disorganizzato promuove meccanismi dissociativi che creano rappresentazioni separate e incompatibili di Sé, assumendo alternativamente il ruolo di vittima, di soccorritore. D o attaccamento disorganizzato. Nei casi di maltrattamento, di sopraffazione e di abuso la disorganizzazione scaturirebbe da pulsioni di forte contrasto e ambivalenza nei confronti del caregiver, che rappresenta al contempo la figura che si prende cura e che incute timore.
L’ipotesi che collega questi meccanismi al concetto di trauma dello sviluppo (e a quadri di attaccamento disorganizzato ) è che il ricorso continuato a processi dissociativi durante lo sviluppo per il ripetersi di condizioni di minaccia insostenibile (figure di attaccamento trascuranti, maltrattanti, spaventate, dissociate) vada a minare le capacità integrative dell’individuo determinando. Questo termine descrive una tipologia malsana di attaccamento che si impara durante una crescita quando non vi e’ la possibilità di creare un legame sano e solido con il genitore.
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