martedì 12 maggio 2020

Psicologia del vedovo

Claude, un vedovo di anni che ora compie l’opera di evangelizzazione a tempo pieno in Africa, dice: “La vita continua a essere un dono prezioso, nonostante il dolore che si prova quando si viene privati del proprio coniuge”. Per chi rimane vedovo la vita non è più la stessa. Non è facile per i vedovi rifarsi una vita” è il titolo di un articolo apparso su West del settembre scorso. E se le cose stanno in questi termini quali sono le possibili cause?


La perdita di una moglie è sempre una tragedia per chiunque, ma come da tutte le tragedie bisogna anche riuscire a rialzarsi. Capita spesso che, dopo tanti anni passati insieme, una persona non voglia più frequentare altre donne, ma un recente studio svedese ha notato come gli uomini che sono ancora relativamente giovani rischiano di incorrere in diverse malattie mentali se decidono di non.

La psicologia e gli psicologi in rete. Consulenze gratuite e informazione su argomenti di psicologia e psicoterapia effettuate da psicologi professionisti. Un uomo vedovo : come stargli vicino?


Ti aiutiamo a trovare lo psicologo più adatto a te? Trovare l‘amore dopo una perdita può essere meraviglioso se avviene al momento giusto. Se si frequenta un uomo rimasto vedovo però bisogna avere molta comprensione, rispetto per la durata del lutto e bisogna “andarci con i piedi di piombo” per ottenere non solo la fiducia dell’uomo, ma anche quella dei suoi figli.


Claudio grazie, soprattutto per la sottolineatura che fai della ricchezza che la mia presenza ha portato a mio marito e alle ragazze. Non so perché ma il mio sguardo va più spesso a quello che posso togliere (il padre che le incontrava ogni sera, che cucinava per loro…, anche se oggettivamente se la cavano molto bene e il nostro supporto non manca).

Non capisco se sto crollando, oppure se mi trovo in una normale fase di elaborazione del lutto. Però mi sento al limite, a volte penso di mollare tutto e tutti e di sparire chissà dove, altre volte invece vorrei proprio morire per cessare questa sofferenza! Dopo mesi andiamo a convivere. Vedovo in crisi: aiutarlo o lasciarlo?


Tra fidanzamento e matrimonio è stato con sua moglie (che è morta da due anni e mezzo di leucemia, dopo un anno e mezzo di malattia) circa anni. Come Uscire con una Persona Rimasta Vedova. Ora stiamo insieme da anno e mezzo e conviviamo da mesi. Sul fatto se il legame con te sia una cosa seria o no, sinceram,ente non saprei dirti.


Nella vita non possiamo avere la sicurezza di niente. Ciao, è la mia prima discussione e sono qui perché cerco un confronto con donne che siano o siano state in relazione sentimentale con uomini vedovi. Mi ha chiesto subito sfacciatamente se sono libera, io non ho osato chiedergli nulla, non credo sappia che sono a conoscenza della sua storia.


So solo che ogni volta che vado al cimitero mi dispero perchè penso che il mio amore grande è lì, sottoterra, e non è in tutti gli altri posti in cui avrebbe voluto essere e dove sarebbe stato giusto che fosse. Il perdono in psicologia rappresenta un meccanismo sociale importantissimo. Le probabilità che all’interno di una qualunque forma di relazione nascano problemi o incomprensioni sono altissime (è decisamente più improbabile la loro assenza), è allora necessario armarsi di strategie che preservino i legami importanti.


Parla con uno psicologo o uno psicoterapeuta. Cerca uno psicologo della tua zona su internet. Caro Luigi, provi a rivolgersi agli assistenti sociali del suo territorio, sperando che abbiano le risorse per occuparsi di suo padre.


Mi risulta che possono attivare un servizio di pulizie della casa, un servizio di accompagnamento per ospedali, visite eccc.

Egregi Dottori, da un anno frequento un uomo coetaneo rimasto vedovo da anni abbondanti. Lo studio, pubblicato sul Journal of Women’s Health, dimostra dati alla mano ciò che spesso ci capita di osservare nella vita di tutti i giorni: dopo la perdita del coniuge, certe signore. In psicologia questo comportamento è noto come “La sindrome di Rebecca”. La partecipazione ai concorsi pubblici è di norma legata al possesso di alcuni titoli di studio.


Laddove vengano richiesti specifici diplomi di laurea, in molti casi bisogna valutare l’equipollenza della laurea o l’equiparazione, rispetto a quanto indicato nei bandi.

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