Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo , che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede? Sia del vangelo , sia dei gigli di montagna. Un vangelo che non è cucito con i fotogrammi della vita, è un testo morto. Guardate , osservate dice Gesù.
Ora se Dio veste così l’erba del campo , che oggi c’è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Gesù parla della vita con le parole più semplici e più proprie: coglie dei pezzi di terra, li raduna nella sua parola e il cielo appare. Non contate voi più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un’ora sola alla sua vita?
E perché vi affannate per il vestito? Non basta tutto questo a riconoscere una Provvidenza che custodisce e guida ogni cosa? Nel caso non bastasse, ecco che Gesù ci spalanca una seconda prospettiva. Non valete forse più di loro?
E per il vestito, perché vi preoccupate? Se dunque Dio veste così l’erba del campo , che oggi c’è e domani si getta nel forno, quanto più voi, gente di poca fede? Suonano quanto mai appropriate le parole di Gesù nel Vangelo di Domenica: Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani.
Ogni famiglia è più di se stessa. Gesù sapeva chi era, si sentiva leggero e comunicava leggerezza. Francesco seguendolo impara a guardarsi intorno e comincia a “vedere” in modo nuovo la natura, gli uccelli del cielo, i gigli del campo … , ma anche le ingiustizie sociali, i poveri, la mancanza di fede e di carità. Succede questo a seguire il vangelo. Non preoccupatevi, guardate , cercate.
Daniela Negri e pubblicata sulla Vita Cattolica settimanale della Diocesi di Cremona. Chi di voi, per quanto si affanni, può aggiungere un’ora sola alla sua vita? Se dunque non avete potere neanche per la più piccola cosa, perchè vi affannate del resto?
Gesù osserva la vita e nascono parabole. Il Vangelo oggi ci pone la questione della fiducia. Osserva la vita e questa gli parla di fiducia. Una donna non si dimentica del suo bambino.
E se anche succedesse, se ne vedono di tutti i colori, così non accade con Dio. Non abbandona il suo figlio, non abbandona me. Vangelo con vari gruppi di persone, si trovano riflessioni, sentimenti, emozioni molto diverse e - a volte - contrastanti. Testo ispirato a un brano evangelico (Mt: 28) – Musica di Mauro Becattini. Gesù invita a contemplare, a “vedere” la realtà, la creatura, per gustare il tesoro ricevuto, l’amore gratuito del creatore.
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Gesù ci invita a guardarci attorno, a meravigliarci della natura, a imparare dalla libertà e dalla semplicità con cui le creature affrontano la vita. Dio si prende cura del creato quanto più si prenderà cura dei suoi figli,si prende cura di te.
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